giovedì 15 aprile 2010

ECCO COSA è SUCCESSO MARTEDI MATTINA ALL'ELSA MORANTE: IRRUZIONE ALLA CONSULTA

IRRUZIONE alla CONSULTA

 E’ in atto il boicottaggio degli organismi burocratici istituzionali…


Il motivo per cui rifiutiamo la consulta è semplice: la rifiutiamo perché non rappresenta altro che uno spazio istituzionale, contentino della provincia per far credere agli studenti di potersi organizzare, mentre altro non rappresenta che una scuola di giovani burocrati. E’ opportuno constatare che il metodo elettivo è ridicolo e senza legittimità in quanto i voti di delega, sia per il Consiglio D’Istituto delle singole scuole, sia per la Consulta Provinciale degli Studenti, sono dati dagli studenti (non a torto) a caso e senza partecipazione. Ciò che per noi conta è l’azione e la partecipazione diretta, scendere in piazza, occupare e informarsi in libertà. L’iter elettivo nelle scuole riproduce nel piccolo ciò che succede a livello istituzionale: farsi pubblicità vuota, cercare di far conoscere il più possibile il proprio nome per poi finire in consulta con la pretesa di avere influenza a livello politico studentesco fiorentino.
 E’ in un calderone bollente di sottomissione alle istituzioni e di iniziative da calare dall’alto come questo che irrompono i fascisti di casaggì, che piano piano inseriscono i loro contenuti reazionari all’interno delle iniziative: lo dimostrano i nastri di onore ai martiri delle foibe firmati “Consulta Provinciale”, le iniziative della consulta in cui era chiamato a parlare nientemeno che Adinolfi, ex membro di Terza Posizione, coinvolto nella strage di Bologna e il famoso forum “pandora”, un misto di contenuti revisionisti, territoriali e naturalisti (pieno stile casapound) che i fascisti non riescono molto bene a mascherare.  Questi meccanismi senza nulla di politico e tanto di falsità istituzionale (e neofascista) noi li vogliamo delegittimare e sconvolgere.
E’ per questo che questa mattina siamo penetrati all’interno dell’aula magna dell’Elsa Morante per disturbare la riunione. Siamo stati subito interrotti, ma di questo non si stupisce nessuno. Un simpatizzante del ventennio ha provato timidamente a gonfiare le spalle venendoci incontro affermando di essere fascista, ma è stato allontanato da noi e bloccato dai suoi stessi compari. Venendo poi alla Chiara Muccigrosso, iscritta ad AG e presidentessa della consulta, si parla di un soggetto che è rimasto per tutta la durata del fatto lontana da noi e che non ha fatto altro che chiamare le forze dell’ordine (i fasci, d’altronde, si sa…), figuriamoci poi se è stata sfiorata da qualcuno di noi. Per finire, il caro Conti confonde la volontà di alcuni partecipanti della consulta di non far sporgere denunce, con un nostro piagnucolare davanti a loro (quando noi non eravamo più presenti all’arrivo dei carabinieri).
Non ci interessano le belle facce democratiche di casaggì che chiedono intervento delle istituzioni per “garantire la democrazia”, non ci interessa che gli stessi personaggi che la sera picchiano trans e barboni e il giorno si fanno portatori di politiche razziste, sessiste e xenofobe, nei comunicati e sui giornali chiedano la delegittimazione della Rete dei Collettivi, perché noi saremo sempre presenti nelle scuole per portare avanti la nostra lotta senza chiedere il permesso a nessuno.
                                                 (Rete dei collettivi studenteschi)


 

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